Доска объявлений
Подписка на новости
Обратная связь

RUS|ENG
L’identità’ nazionale di brand
03.05.11

 L’identità’ nazionale di brand (in Italiano)

Natalia Mayakova

 
La conferenza sull’identità nazionale di brand ”made in Italy e Made in Russia” con partecipazione di rappresentanti del ministero del commercio e dell’industria, camera di commercio e gli altri organi ufficiali i quali curano le questioni dell’industria leggera ed anche di rappresentanti dell’industria fashion in Italia e di quelli di associazioni delle imprese Italiane . Si e’ svolta a Mosca il 4 aprile nei limiti del programma d’affari alla Volvo Fashion Week presso il ministero del commercio e dell’industria della FR.

Roberto Pelo (ICE Mosca) ha aperto la conferenza. Che ormai noto il Made in italy e ormai sinonimo di fascino e conosciuto nel mondo ma in Russia si conferma come massima espressione di stile, qualità, eleganza per sempre più interessati consumatori in questo paese.
Il fatto e’ che la crisi della fine 2008-2009 e’ ormai passata e che i consumi sono ripartiti con dinamiche al livello di 2 anni fa. I dati preliminari che abbiamo dell’istituto centrale di statistica
sulla presenza dell’Italia al di fuori dei mercati , mettono in evidenza la crescita dell’export verso la Russia per il 23,2% e di quasi il 40% di dicembre, il 38,8% rispetto allo stesso mese del 2009.
I dati del 2011 sono molto più eloquenti: l’export in confronto a gennaio del 2010 e’ cresciuto per il 44,6% e questo ha messo la Russia al 4 posto tra i partner d’Italia più dinamici: usa, paesi sudamericani di unione economica e Turchia. Sono dati proprio meravigliosi che rammentano le dinamiche del 2008. Occorre ricordare qui che e’ stato l’anno massimo storico dei rapporti commerciali tra l’Italia e la Russia.
Se ci concentriamo su questo specifico settore di fashion, vedremo che nel 2010 il volume di affari ha raggiunto quasi 1 miliardo di euro fra tutti i tipi di prodotti: abbigliamento, pelle e calzatura, ma abbiamo anche un dato per quanto riguarda ad esempio la dinamica dei tessuti la quale e aumentata dal 2009 per 30% ed anche e’ interessante il fatto che questo costituisce i presupposti per una produzione qualitativa e manifatturiera.
 
L’intervento di Oleg Kasceev, vicedirettore del dipartimento dell’industria leggera e boschiva di Federazione Russa , anche era interessante. Nel suo intervento ha mostrato le cifre di produzione in Russia. Per esempio fino al 60% di vestiti da uomo si produce in Russia ma e’ poco probabile che questi abiti sono fatti in Russia finché’ guardano l’etichetta di brand russi e tanto più le denominazioni scritte in cirillico ancora non ci sono in Russia. Invece i marchi italiani e francesi sono più di tanto.
 
Poi ha fatto un discorso Anton Alfer, Moda.ru. Ha fatto la proposta di usare outsourcing e di rimuovere i dazi d’entrata. Non appaiono gli specialisti giovani i quali possono servire questa attrezzatura peritamente. Se il designer giovane non può produrre la sua produzione in Russia, può produrla in Romania, in Cina, in Indonesia, in Thailandia e importare indietro senza dazi presso il suo brand. Se prendere l’esperienza dagli Italiani per quanto riguarda la strategia di PR e il concetto di brand bisogna scegliere i brand riconoscibili e creare il brand “Made in Russia”.
Bernardo Paoli ha sbottato in riferimento all’insegnamento in industria di fashion: ”alle università’ mancano gli insegnanti con l’esperienza di lavoro nelle aziende Italiane, il caricamento capitale e’ orientato sul teoria. E questi programmi che produco sono creati per attirare i professionisti e laureati delle università’ occidentali. Arriveranno più che altro dall’Italia per dividersi con la loro esperienza”.
 
Natalia Kozlova, il Museo della Moda, ha giunto alla conclusione che i nostri designer non capiscono come bisogna fare e rappresentare le loro collezioni. Non capiscono che cosa e’ fashion prêt-a-porte e quello che bisogna fare una collezione per una stagione. Finora le sfilate russe sono solo gli show per gli amici del designer. Questi problemi devono essere risolti dagli insegnanti alle università’ esercitati nei lavori ed anche dal governo. Ci manca l’idea nazionale russa , e i designer devono usare le idee della cultura nazionale russa e del costume russo nelle sue collezioni e impegnare la potenzialità culturale che esiste nel paese.

Irina Karimova, Fashioneducation.ru, ha tirato le somme della conferenza:”questo tema e’ proprio importante per lo sviluppo di fierezza per i nostri designer russi e per lo stimolo del consumo interno in Russia. Cosicché innegabilmente, continuiamo il nostro sviluppo. E’ importante unificare gli sforzi e agire aggiuntamente.”
© 2010 Fashion Education
КОНТАКТЫ
РЕКЛАМА
© Fashion Education. При цитировании материалов - ссылка на www.FashionEducation.ru обязательна.